I legislatori europei vogliono governare internet con filtri tutt’altro che perfetti: serve il tuo intervento!

I legislatori europei stanno lavorando al più grande filtro internet mai visto. Un filtro deciderà quali dei tuoi upload saranno visibili al resto del mondo e quali no. Ma questi filtri spesso sbagliano. L’europarlamentare Julia Reda ha pubblicato alcuni esempi di filtri che sbagliano. Ecco alcuni esempi.

 

Il filtro sul copyright blocca le lezioni sul … copyright

Nella registrazione di una lezione sul copyright della Harvard Law School, il professore fa ascoltare qualche secondo di un brano di Jimi Hendrix. Ciò è perfettamente legale, il diritto d’autore prevede alcune eccezioni che consentono di utilizzare materiale sotto copyright per scopi educativi. Ma il filtro di YouTube non è stato capace di valutare il contesto e quindi ha detto no. Morale della storia? I filtri non riconoscono le eccezioni.

Link: https://torrentfreak.com/youtube-copyright-complaint-kills-harvard-professors-copyright-lecture-160217/

 

Il filtro accusa la NASA di pubblicare filmati appartenenti alla NASA

Tutti i filmati pubblicati dalla NASA sono di pubblico dominio, ovvero chiunque può utilizzarli. Alcune emittenti televisive hanno utilizzato le immagini nei loro programmi, che sono sistematicamente protetti da copyright. Analizzando il filmato gli algoritmi di tutela del copyright hanno individuato il filmato della NASA e hanno concluso che la NASA stava violando il copyright dell’emittente televisiva. Ovviamente il problema è stato risolto velocemente, ma non prima che il filmato della NASA venisse bloccato. Morale della storia? I filtri non riescono a gestire il “pubblico dominio”.

Link: https://www.techdirt.com/articles/20120808/12301619967/how-googles-contentid-system-fails-fair-use-public-domain.shtml

 

Il filtro analizza i filmati che documentano crimini di guerra, ma non li riconosce tali

Le piattaforme social media non amano esporre i propri utenti a contenuti che potrebbero farli sentire a disagio. YouTube ad esempio utilizza un filtro per individuare “materiale estremistico”. Il risultato? Decine di migliaia di video che documentano crimini di guerra in Siria sono stati bloccati. Improvvisamente la guerra appare molto meno atroce. Tutto questo perché il filtro non riesce a distinguere tra filmati che documentano qualcosa e filmati che promuovono qualcosa. Morale della storia? I filtri non comprendono il contesto.

Link: https://www.nytimes.com/2017/08/22/world/middleeast/syria-youtube-videos-isis.html

 

In breve: i filtri sbagliano. Non possiamo avere filtri internet che controllano la nostra libertà di espressione. Non sarebbe una storia a lieto fine per i cittadini. Dobbiamo essere certi che i legislatori europei lo comprendano.

 

Cosa puoi fare?

Manda un tweet o una email a chi ti rappresenta nella commissione JURI. Domani, 20 giugno, verrà presa una decisione sui filtri per l’upload. Usa gli hashtag #CensorshipMachine e #filterfail e fai sapere a chi ti rappresenta che sei contro i filtri di upload (articolo 13). I nostri europarlamentari sono:

 

Nome e id Twitter Gruppo politico EU    Partito nazionale
Laura Ferrara (Vice-Chair)

@LFerraraM5S

  EFDD Movimento 5 Stelle (M5S)
Enrico Gasbarra

@enricogasbarra

  S&D Partito Democratico (PD)
Isabella Adinolfi*

@Isa_Adinolfi

  EFDD Movimento 5 Stelle (M5S)
Mario Borghezio*

n/a

  ENF Lega Nord (LN)
Sergio Gaetano Cofferati*

@Cofferati

  S&D
Stefano Maullu*

@stefanomaullu

  EPP Forza Italia (FI)

 

Abbiamo preparato alcuni tweet per ispirarti, ma sentiti libero di scrivere il tuo.

  • .@MEP Difendi la nostra libertà di espressione online. Opponiti alla #censorshipmachine nella #copyright Directive proposal.
  • .@MEP Difendi la nostra privacy online. Opponiti alla #censorshipmachine nella #copyright Directive proposal.
  • .@MEP Fai vedere che hai a cuore la privacy e la libertà di espressione dei cittadini & opponiti alla #censorshipmachine nella #copyright Directive proposal.”
  • .@MEP I filtri internet non funzionano. Opponiti alla #censorshipmachine nella #copyright Directive proposal.