Monitor numero 2, gennaio 2022

Monitor numero 2, gennaio 2022

A cura di Laura Carrer

con il contributo di Riccardo Coluccini, Vincenzo Tiani

In questo numero 2 di Monitor trovate alcune info sull'universo che ci circonda. Abbiamo vinto il Mozilla Tech Fund 2022, ad esempio! E poi, come diventare attivisti e attiviste contro la sorveglianza biometrica di massa e alcune notizie sui diritti digitali direttamente da Bruxelles. 

Se vuoi contribuire a Monitor segnalandoci ricerche, pubblicazioni o notizie interessanti, scrivici a media@hermescenter.org

Siamo nella Mozilla Tech Fund 2022 cohort!

A gennaio siamo risultati vincitori della coorte 2022 di Mozilla Tech Fund, il programma che finanzia lo sviluppo di tecnologie che contribuiscono alla creazione di un Internet più aperto e inclusivo. Il nostro progetto è uno sforzo congiunto insieme agli amici di tracking.exposed e OONI, che abbiamo ribattezzato MAKHNO proprio la scorsa settimana. Ha lo scopo di monitorare il take down dei contenuti politici o legati alla sfera sessuale e di capire perché e come venga effettuato. Ovviamente vi terremo aggiornati quando avremo delle informazioni pubbliche da poter condividere!

Se per caso doveste essere a conoscenza di pagine/canali sui social network soprattutto su temi quali migrazioni, politica, LGBTQ+ che hanno subìto cancellazione di contenuti (post, immagini, video) scriveteci a media@hermescenter.org.


Reclaim Your Face: il Bootcamp!

Vuoi essere parte del movimento Reclaim Your Face in prima linea? Invia la tua candidatura al bootcamp entro il 22 febbraio.

CHIUNQUE può candidarsi per diventare un attivista della campagna, meglio se:

  • Avete accesso a una community di potenziali firmatari (cittadini dell’UE)
  • Vi impegnate ad aiutare la campagna Reclaim Your Face a raggiungere il suo obiettivo
  • Siete disposti ad assistere ad un workshop online di 3 ore (probabilmente il 25 febbraio 2022) e ad impiegare ulteriore tempo per raccogliere un minimo di 50 firme.
  • Mostrate un alto grado di consapevolezza dei diritti umani.

22 febbraio 2022: Deadline dell’application
24 febbraio 2022: Ti invieremo il materiale e tutte le informazioni dei workshop!
Fine febbraio-primi di marzo: Prima sessione
Marzo-giugno: Raccolta delle firme cartacee


Siamo stati ospiti di Radio3 Scienza

Insieme a Luca Zorloni, web editor di Wired Italia, abbiamo chiacchierato ai microfoni di Radio3 Scienza condotti da Elisabetta Tola. Se volete riascoltare la puntata, dove discutiamo di come l’Unione Europea (e non solo) se la canti e se la suoni in termini di sorveglianza di massa e tecnologie biometriche, questo è il link.


Europol sta diventando un’agenzia di sorveglianza di massa

L’agenzia europea che dovrebbe combattere il crimine ha raccolto una montagna tale di dati da far pensare che svolga compiti di sorveglianza di massa ricalcando così i passi dell’Nsa. L’opacità è grande, e sono pochissimi gli europei consapevoli di essere finiti nel database pur non avendo commesso reati. L’attivista olandese a cui è capitato racconta che essere schedato è un’esperienza terribile.

In questo DataGate all’europea la battaglia per tutelare i nostri diritti è in mano al garante europeo per la privacy, che infatti il 10 gennaio rende pubblica la sua decisione di ordinare a Europol di cancellare la parte di dati trattenuta in modo illegittimo.


Prossimamente ci troverete ad uno dei gruppi studio di Tech Worker Coalition Italia, per parlare di sorveglianza, biometria e tutto ciò che è connesso al tema. Ci vediamo lì!


Notizie dal nostro universo

Come anticipato lo scorso mese, è uscito un report in collaborazione tra OONI e Mozilla. In quest’ultimo, utilizzando un dataset fornito da Mozilla – Telemetry – è stato analizzato il fenomeno degli internet blackout, ossia il momento in cui la connettività internet in un certo paese o regione viene completamente interdetta. Lo studio realizzato da OONI dimostra come è possibile usare questo dataset per confermare casi di blackout già analizzati in passato utilizzando altri dataset: in sostanza, una nuova fonte permette di caratterizzare meglio alcuni degli eventi.

Segnaliamo poi anche questo blogpost sulla misurazione della censura su HTTP/3 scritto dalla fellow OONI Kathrin Elmenhorst.


Pillole da Bruxelles

Il Digital Services Act passa al trilogo, dopo l’approvazione del parlamento

Il DSA è stato votato dal Parlamento europeo e ora si avvia al trilogo, la discussione con la Commissione e il Consiglio dell’UE (aka i governi) per trovare la quadra in un testo finale. Alcuni punti segnati per la tutela dei diritti fondamentali:

  • La possibilità di bloccare il tracciamento in App (sul modello di quello che consente ora iOS 15);
  • Niente più dark pattern con pulsanti grandi e colorati per accettare T&C e privacy policy;
  • Niente tracciamento pubblicitario basato su dati relativi a preferenze politiche, religiose, sessuali, o se si tratta di dati di minori;
  • Per il momento le chat cifrate restano al loro posto.

Google Analytics sotto la lente del Garante austriaco

Il Garante per la privacy austriaco, in seguito ad una segnalazione della ong noyb, ha sentenziato che l’uso di Google Analytics violerebbe il GDPR poiché consentirebbe la condivisione di dati personali con le autorità americane. Dal canto suo Google ha risposto di non aver mai ricevuto dalle autorità una richiesta di accesso ai dati dei Google Analytics.

L’UE già pensa al Metaverso

La Commissaria europea Vestager, responsabile per i file “digitali” ha detto a POLITICO che la Commissione Europea è consapevole che a breve bisognerà porsi la domanda se servono nuove regole per il Metaverso. Con nuovi business in arrivo il rischio è che le posizioni monopolistiche già esistenti possano trasferirsi anche lì.

C’è una proposta europea per regolare i gig worker

Il 9 dicembre la Commissione europea ha presentato la sua proposta di direttiva per migliorare le condizioni dei lavoratori delle piattaforme. Secondo la Commissione sono 5,5 milioni i gig worker erroneamente identificati come autonomi e che dovrebbero pertanto rientrare nella categoria di lavoratori dipendenti. La direttiva si propone di risolvere gli attuali problemi promuovendo la trasparenza, l’equità e la responsabilità nella gestione degli algoritmi alla base del funzionamento delle piattaforme. La novità introdotta è la presunzione legale che un lavoratore sia dipendente, al di là quanto stabilito contrattualmente tra le parti, quando ricorrano alcuni requisiti requisiti.

Inoltre.. L’EDPS ha pubblicato un’opinion in cui chiede il ban del microtargeting politico.


Cos’abbiamo letto questo mese (e dovresti leggere anche tu)

Europol sta diventando un’agenzia di sorveglianza di massa → Domani

Il Parlamento EU approva le nuove regole su big tech e contenuti online → Wired Italia

Una mappa delle telecamere cinesi in uffici e luoghi pubblici d’Italia → Wired Italia

Unsafe anywhere: women human rights defenders speak out about Pegasus attacks → Access Now