Esattamente un anno fa GlobaLeaks è diventato il software delle Pubbliche Amministrazioni italiane.
Grazie al nostro software, ad oggi sono 487 gli enti pubblici che offrono ai loro dipendenti e collaboratori una piattaforma anonima e sicura, volta a favorire coloro che rompono il silenzio e denunciano irregolarità o malpratiche sul posto di lavoro. Oltre a fornire il software e mantenerlo aggiornato, offriamo anche un forum di assistenza e discussione per rispondere alle richieste di supporto in caso di problematiche tecniche o giuridiche. Il forum è ciò che concretizza un metodo collaborativo e condiviso volto alla creazione di conoscenza aperta sul tema del whistleblowing digitale in Italia.
Insieme a Transparency Italia, il 1° ottobre 2018, abbiamo infatti lanciato il progetto WhistleblowingPA: un sistema gratuito per la gestione delle segnalazioni di corruzione all’interno delle amministrazioni pubbliche.

Perché aderire a WhistleblowingPA?
Innanzitutto perché, basandosi su GlobaLeaks, la piattaforma del proprio ente sarà sicura e anonima. Il segnalante potrà mantenere riservata la sua identità così come il contenuto della segnalazione che inoltrerà al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione. Una volta iscritto a WhistleblowingPA, qualsiasi ente può avere la propria piattaforma informatica gratuita e gestire così le segnalazioni che vi arriveranno. La piattaforma ha un’interfaccia semplice ed è creata per accompagnare il segnalante durante tutto il delicato processo di segnalazione. Una volta testata la piattaforma in versione gratuita, è possibile poi – per necessità proprie dell’ente – personalizzarne alcuni aspetti, contribuendo economicamente allo sviluppo del progetto.
Fra gli enti che vi hanno aderito finora numerose sono le aziende sanitarie, i comuni (di media, grande o piccola entità), le università e gli ordini professionali su tutto il territorio nazionale.
Prossimi passi nella protezione dei whistleblower
La creazione di WhistleblowingPA nasce quasi un anno dopo l’approvazione e l’entrata in vigore della legge n. 179/2017, normativa che disciplina la pratica del whistleblowing in Italia e garantisce ai segnalanti di enti pubblici (e privati) la riservatezza della loro identità e del contenuto della loro segnalazione.
Nei prossimi mesi ci aspetteranno però alcuni cambiamenti, discussi anche alla prima conferenza WIN a Glasgow: in primis la Direttiva Europea sul whistleblowing, che garantirà ai segnalanti di tutta l’Unione più tutele e fornirà maggiore certezza giuridica in merito a obblighi e diritti sia nel settore pubblico che privato; e le Linee Guida ANAC, che forniranno una interpretazione della legge volta a semplificarne l’applicazione.
Speriamo che queste novità possano sempre di più sottolineare il ruolo essenziale che i whistleblower hanno all’interno della società, e soprattutto che tecnologie anonime e sicure come GlobaLeaks si diffondano per favorire l’emergere di casi di corruzione e illeciti che minacciano l’interesse pubblico.